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Catechesi biblica con Rosanna Virgili

La Parrocchia S.S. Pietro e Paolo Ap. di Zollino promuove due appuntamenti di catechesi biblica con Rosanna Virgili, biblista e docente di Antico Testamento presso l’Istituto Teologico Marchigiano.

Il programma:
13 marzo ~ ore 19.30 ~ Chiesa Madre
𝐿’𝑎𝑚𝑜𝑟𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑒̀ 𝑟𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒𝑟𝑖𝑎: il volto e la logica della Misericordia nella parabola del Padre misericordioso.
14 marzo ~ ore 19.30 ~ Chiesa Madre
𝐷𝑖𝑠𝑐𝑒𝑝𝑜𝑙𝑎, 𝑑𝑖𝑎𝑐𝑜𝑛𝑖𝑎 𝑒 𝑑𝑜𝑛𝑛𝑎 𝑎𝑚𝑎𝑡𝑎: Maria Maddalena nei Vangeli e nella poesia di tutti i tempi.

La bellezza ferita

Don Luigi Verdi, noto per la sua rubrica 𝐿𝑒 𝑟𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑆𝑝𝑒𝑟𝑎𝑛𝑧𝑎 nel programma 𝐴 𝑠𝑢𝑎 𝑖𝑚𝑚𝑎𝑔𝑖𝑛𝑒 e fondatore della Fraternità di Romena, sarà ospite nella Parrocchia Maria Ss. Immacolata a Maglie il 12 marzo alle ore 20.00.

𝐋𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐟𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚 è il titolo di questo incontro.
“Il male è dentro alla vita, la vita è un insieme di bellezza e frattura, di dolore e gioia. Quindi il vero problema è quello di stare dentro al male, dentro a quelle che io chiamo le ombre”, dice Don Verdi. “Cos’è l’ombra? È qualcosa o qualcuno che si mette tra te e la luce. Bisogna quindi vedere dov’è l’ombra nella propria vita, qualcosa o qualcuno che offusca la luce che è in noi: la malattia, il lutto da elaborare, il dolore è spesso qualcosa che non possiamo fare altro che portarci dentro e attraversarlo”.

Signore insegnaci a pregare

Itinerario quaresimale 2024: “Signore insegnaci a pregare”.

Quattro incontri presso il Monastero della Clarisse a Otranto che si terranno dopo la celebrazione dei vespri alle ore 19.00.

27 febbraio
𝑃𝑟𝑒𝑔𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑓𝑒𝑑𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝐴𝑏𝑟𝑎𝑚𝑜 𝑒 𝑙𝑜𝑡𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝐷𝑖𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝐺𝑖𝑎𝑐𝑜𝑏𝑏𝑒
Don Maurizio Tarantino

5 marzo
𝑃𝑟𝑒𝑔𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑐𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑀𝑜𝑠𝑒̀
Don Tiziano Galati

12 marzo
𝐺𝑒𝑠𝑢̀ 𝑡𝑒𝑠𝑡𝑖𝑚𝑜𝑛𝑒 𝑒 𝑚𝑎𝑒𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑔ℎ𝑖𝑒𝑟𝑎
Don Paolo Congedi

19 marzo
𝐸𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑒𝑣𝑒𝑟𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑝𝑜𝑠𝑡𝑜𝑙𝑖 𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑜𝑛𝑒, 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑝𝑒𝑧𝑧𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑎𝑛𝑒 𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑟𝑒𝑔ℎ𝑖𝑒𝑟𝑒
P. Milko Gigante

 

Seminatori di speranza

Formazione e lavoro per generare speranza nei giovani. Questo il tema del Seminario di formazione etico sociale dell’Arcidiocesi di Otranto, appuntamento annuale che si è svolto nel tardo pomeriggio di oggi presso l’Auditorium Porta d’Oriente.
Introdotto da Daniela Vantaggiato, direttore di Pastorale Sociale del lavoro, ha visto il dialogo tra Padre Francesco Neri e il prof. Fabio Pollice, rettore di Unisalento.
La comunità ecclesiale ha invitato le scuole e gli amministratori locali inaugurando un dialogo con la massima istituzione formativa del territorio, l’Università del Salento.

“La speranza cristiana è fondata sul mistero pasquale, la vittoria dell’amore sul male. L’amore è fragile, vulnerabile, ma ha l’ultima parola, vince sempre”, ha detto Padre Francesco. “Il binomio formazione-lavoro è più importante di prima. In teoria la formazione è necessaria per scegliersi il lavoro che si vuole fare. Ci vuole la formazione perché la società cambia velocemente”.
Aiutati che Dio ti aiuta: “Dio non farà niente al posto mio, per aiutarmi ha creato me stesso. La fede in Dio presuppone che l’uomo si impegni pienamente. La prima provvidenza con cui Dio mi aiuta sono io”.
Il territorio: “Per vincere dobbiamo essere uniti, tutta la Puglia, fare squadra, il nostro territorio potrebbe passare di moda. Dialogare con il Mediterraneo e con l’Europa. Quello che serve oggi è una nuova utopia: di chi progetta un futuro migliore del presente. Dobbiamo aiutare i giovani a continuare a sognare con il sogno che deve essere di tutti”.

Il Magnifico Rettore Pollice si è soffermato a lungo sul termine formazione: “Serve a coltivare la speranza, ed è fondamentale anche per accompagnarci nella vita. Qualcuno ci vuole far credere che la formazione sia una fabbrica di competenze, ma è soltanto uno strumento per raggiungere un obiettivo lavorativo.
“Seguire la propria vocazione vuol dire essere felici nella vita. La vita non è il fine, è il percorso. E la formazione dovrebbe darci il fine ultimo della nostra esistenza. Questa è una terra che si costruisce intorno all’accoglienza e all’amore”, ha concluso.

Al dialogo sono seguite le testimonianze di chi ha reso produttive le proprie conoscenze e capacità e ha creato e dato lavoro.

Buone pratiche per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili

Si è svolto ieri pomeriggio presso l’Auditorium Porta d’Oriente di Otranto un incontro sulle 𝐛𝐮𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐫𝐚𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐞𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐦𝐢𝐧𝐨𝐫𝐢 𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐯𝐮𝐥𝐧𝐞𝐫𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢, in cui sono state evidenziate le linee guida della Conferenza Episcopale Italiana del 24 giugno 2019.

Ha affrontato l’argomento S.E. Rev.ma Mons. Vincenzo Pisanello, Vescovo referente per la tutela dei Minori della CEP, il cui intervento è stato introdotto da Padre Francesco Neri: “Un incontro su un tema molto delicato e sensibile. La Chiesa italiana adesso chiede che tutti gli operatori ecclesiali, non solo il clero, siano istruiti sulle buone pratiche nel rapporto con i minori e le persone vulnerabili. La nostra arcidiocesi si sta muovendo in questa direzione”.

Mons. Pisanello ha evidenziato cosa bisogna o non bisogna fare all’interno degli ambienti ecclesiali per tutelare le fasce deboli: “Più che tutela vorrei usare un’altra parola, cura. Papa Francesco ha chiesto a tutte le diocesi di istituire un ufficio ecclesiastico per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, novità assoluta questa. La Chiesa vuole imparare dagli errori del passato e ha elaborato alcuni principi-guida. Tutta la comunità deve sentirsi coinvolta, ascoltare, accogliere e accompagnare le vittime. È necessario attivare un processo di responsabilizzazione comunitaria e formare gli operatori pastorali”.
“Il minore deve essere messo al centro. Non solo oggetto dell’azione pastorale, ma deve essere soggetto attivo di una relazione di cura e di accompagnamento che lo vede protagonista”, ha proseguito Mons. Pisanello. “Ognuno di noi deve trattare i minori con rispetto, fornire loro modelli sempre positivi di riferimento, educarli e tutelarli in ogni situazione, rispettando la loro sfera di riservatezza e intimità. I genitori vanno poi sempre informati, coinvolti nelle attività riguardanti i loro figli”.

Dall’incontro è emerso con forza che è importantissimo il valore educativo di
ciascuna figura pastorale. Tutti hanno un compito e una valenza educativa nei
confronti dei più piccoli e vulnerabili, tutti sono responsabili del loro benessere e della loro crescita.

I marzo in preghiera

Oggi, 1° marzo, aderendo all’iniziativa del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), le comunità ecclesiali si sono ritrovate per celebrare una Messa per l’attuale Sinodo e per le vittime delle guerre in Ucraina e in Terra Santa.
E anche Padre Francesco Neri ha celebrato una Santa Messa alle 6.30 nella Cappella dei Martiri della Cattedrale di Otranto.
In preghiera oggi affinché si costruiscano legami di pace e i popoli della Terra Santa, dell’Ucraina e di tutte le terre martoriate dalla guerra non perdano mai la speranza.

Commento al Vangelo della Domenica

Le buone pratiche per la tutela dei minori

Incontro di formazione

Giovedì 29 febbraio si svolgerà un incontro sulle buone pratiche per la tutela dei minori presso l’Auditorium Porta d’Oriente di Otranto alle ore 18:30. Con la partecipazione di S.E. Rev.ma
Mons. Vincenzo Pisanello, Vescovo referente per la tutela dei Minori della CEP.

Adorazione Eucaristica per le Vocazioni

Un altro appuntamento promosso dal Centro Diocesano Vocazioni interessa, in modo particolare, tutte le parrocchie della Vicaria di Castro per vivere insieme un’ora di Adorazione eucaristica, con la presenza del nostro Arcivescovo, chiedendo al Signore il dono di vocazioni al servizio della nostra Chiesa.
Ci ritroveremo a Marittima, presso la parrocchia San Vitale Martire, venerdì 23 febbraio p.v. alle ore 18.30.

Spettacolo teatrale

Io esisto ogni giorno

Un progetto non nasce mai da solo, ma è sempre il frutto di un intreccio di desideri.
Ed è esattamente così che nasce Comunicaritas, in una sera d’inverno, in una piccola stanza riempita di volti e di sorrisi, in un miscuglio di cuori che battono a ritmi diversi, ma che suonano la stessa melodia.
Comunicaritas ha, più o meno, le sembianze di un neonato – piccolo e indifeso – che non comprende subito il mondo in cui è stato catapultato: pertanto é confuso, é distratto dai rumori di sottofondo, ma poi è l’abbraccio materno che mette in pausa ogni paura.
Quell’abbraccio confortevole che il bambino trova nelle braccia sicure della madre, Comunicaritas lo trova nel gruppo di suore alcantarine che hanno fatto dell’amore la loro missione di vita.
Parte proprio da loro questo bellissimo viaggio che ha raggiunto mete meravigliose e coinvolto magici passeggeri, i quali hanno messo a disposizione il loro biglietto di vita per far viaggiare gli altri.
Durante questo cammino abbiamo incontrato e ascoltato ragazzi e ragazze testimoni della tratta, della guerra, nonché vittime di soprusi, di ingiustizie e di abbandoni inconsolabili che hanno segnato e cambiato la loro esistenza per sempre.
Abbiamo preso spunto dal loro coraggio e abbiamo scritto, riscritto, disegnato, provato e riprovato, ma la pandemia ha interrotto tutto il bello che stava per nascere.
E oggi, a distanza di anni, ci ritroviamo qui – esattamente dove tutto é iniziato – forse un po’ diversi, senz’altro rinnovati e con nuovi volti altrettanto belli, tutti accumunati dallo stesso bagaglio: l’entusiasmo.
“Io esisto ogni giorno” é la prima fermata dello spettacolo, in cui va in scena la storia di una delle tante ragazze cadute nell’inganno della prostituzione. Promesse non mantenute, voglia di rinascita e un sogno nel cassetto caratterizzano questo primo quadro ambientato proprio sulla strada, purtroppo divenuta dimora di tante, ma anche un’opportunità per andare via lontano ed abbracciare i propri sogni.
Eccolo qui, Comunicaritas, divenuto uno strumento necessario per dare voce a chi l’ha perduta, ma non per questo meno degno di essere ascoltato;
Eccolo qui, Comunicaritas, che non mette in scena soltanto uno spettacolo, ma racconta – nonostante tutto – lo spettacolo della vita.