Archivi della categoria: News

Artigiani di Comunità

Conversazione sulla ripresa della catechesi

 

Appuntamento ad Otranto per il convegno all’inizio dell’anno catechistico. Per fare il punto sul momento attuale e sulla ripartenza della catechesi nelle nostre parrocchie alla luce delle recentissime indicazioni nazionali.

In cammino verso la 49ma Settimana Sociale

Settimana Sociale 2021

#inascolto … gli uni degli altri al 𝐓𝐚𝐯𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢𝐨𝐜𝐞𝐬𝐚𝐧𝐨 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐄𝐓𝐓𝐈𝐌𝐀𝐍𝐀 𝐒𝐎𝐂𝐈𝐀𝐋𝐄 𝐝𝐢 𝐓𝐀𝐑𝐀𝐍𝐓𝐎

#inascolto … DI PADRE FRANCESCO OCCHETTA Componente del Comitato Scientifico… per un CAMBIAMENTO DAL BASSO

 

“A spasso nel tempo”…Pasqua 2021

Sussidio per la catechesi per il tempo di Pasqua 2021

Carissimo/a catechista,
con il sussidio per il tempo di Pasqua 2021 giungiamo all’ultima tappa del nostro itinerario “A spasso nel tempo”! Anzitutto grazie per la pazienza che hai avuto nel provare ad entrare in questa nuova modalità di catechesi, che si è resa particolarmente
necessaria in questo tempo di epidemia. Ormai hai familiarità con il metodo che, via via, abbiamo acquisito insieme: è sempre
centrale la celebrazione liturgica domenicale con la comunità (Celebra in comunità la vita con la Parola), per la cui animazione ti forniamo dei piccoli sussidi, di domenica in domenica; il momento di catechesi, invece, appare sempre strutturato in tre momenti:
espressivo (Interroga e incontra la vita), il cui obiettivo è semplicemente quello di far entrare i bambini/ragazzi nel passaggio suggerito, a partire da linguaggi a loro famigliari; informativo (Interroga e incontra la Parola), in cui i bambini/ragazzi sono chiamati a confrontarsi direttamente con il testo della Parola di Dio che li guida in quella settimana, arricchito da un brevissimo commento adatto a loro (che puoi arricchire a tua volta!); riappropriativo (Celebra in comunità la Parola con la vita), in cui, attraverso una piccola attività, sono aiutati ad accogliere nella propria vita il passaggio che la Parola di Dio suggerisce per ciascuno/a di loro.

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“A spasso nel tempo…” Quaresima 2021

Sussidio per la catechesi per la Quaresima 2021

Carissimo/a catechista,
siamo pronti per… continuare! Il percorso “A spasso nel tempo”, in compagnia di Mirko e Licia, prosegue ora nel tempo forte della Quaresima (anno B), il periodo di quaranta giorni che ci prepara alla Pasqua. Come sempre, per l’accompagnamento dei nostri bambini e ragazzi dell’Iniziazione cristiana potrai contare su un po’ di materiale utile, che abbiamo preparato per te.

 

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Il clima come patrimonio comune: i cambiamenti climatici e l’inequità planetaria

Seminario di formazione etico sociale

Per una globale conversione ecologica invocata a gran voce da Papa Francesco:

“Ma oggi non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri.” (L.S. 49)

L’appuntamento annuale del Seminario di formazione etico sociale

… In cammino verso Taranto Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro #tuttoèconnesso

 

 

Sussidio catechesi: “A spasso nel tempo…”

Sussidio per la catechesi per il Tempo Ordinario

Carissimo/a catechista,
ti consegniamo con gioia la seconda parte del percorso “A spasso nel tempo” che, continuando il sussidio per il tempo di Avvento e Natale 2020-2021, costituisce una proposta per la catechesi dell’Iniziazione cristiana nelle settimane II-VI del Tempo ordinario (anno B), fino alle soglie della Quaresima 2021. Il leitmotiv è lo stesso del percorso precedente: i nostri bambini e ragazzi, protagonisti di questi itinerari, sono visti come “quelli della via”[1], ossia giovani discepoli in cammino tra il passato della vita di Gesù e di alcuni testimoni, il presente della celebrazione liturgica nella comunità e il futuro della loro esistenza…in compagnia di due amici “speciali”, Mirko e Licia!

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Sussidio catechesi: “A spasso nel tempo…”

Sussidio per la catechesi in tempo di Avvento e Natale

PRESENTAZIONE

“A spasso nel tempo… d’Avvento e Natale 2020-21” non è solo il titolo-lancio di questo percorso, ma una frase che ne racchiude anche il significato profondo. Mirko e Licia, protagonisti di questo immaginario viaggio nel tempo, sono due bambini o due preadolescenti ben radicati nel presente che, tuttavia, accolgono la sfida di risignificare questo tempo (a partire dal segno-simbolo proposto nella liturgia), in virtù di un coraggioso salto nel passato; esso (raggiungendo la parola di Gesù attestata dai Vangeli) li indirizza, poi, ad una audace apertura al futuro (che si manifesta nel desiderio di trasformazione implicato dalla catechesi/attività proposta di settimana in settimana). Il percorso dei due ragazzi – che idealmente rappresentano coloro a cui è rivolta questa proposta di catechesi (3-5 anni; 6-8 anni; 9-11 anni; 12-14 anni) – è, dunque, un vero “viaggio nel tempo”, in cui essi, a partire dal passato di Gesù, desiderano stare nel presente in modo nuovo, con una costante disponibilità al futuro.
La loro storia, declinata in maniera diversa a seconda delle differenti fasce di età dei ragazzi, costituisce il FILO ROSSO NARRATIVO dell’itinerario, di tappa in tappa.
Fa da SFONDO all'intero itinerario l’ultima lettera pastorale del nostro Arcivescovo Donato: “Quelli della via”. La Chiesa idruntina: ‘segno’ e ‘dono’ di una comunità in missione. Il percorso che proponiamo, infatti, è pensato come il cammino dei nostri ragazzi che, a partire dalla scoperta dei “segni” posti dinanzi a loro lungo la "via" dell’Avvento, li condurrà pian piano a divenire “dono” nel tempo di Natale, visto come momento dell’“esprimersi” dinanzi al mistero della nascita del Signore.
Le IDEE-GUIDA di questo itinerario, quindi, sono debitrici ai più recenti contributi sulla catechesi, legati soprattutto all’attuale situazione pandemica. Anzitutto, il primo riferimento è l’anno liturgico: così, il percorso di Avvento-Natale che qui presentiamo si struttura di domenica in domenica, tenendo conto dei Vangeli di ciascuna liturgia e dei misteri celebrati nelle principali solennità e feste di questo tempo liturgico. Ogni settimana, dunque, si innesta in primo luogo sulla celebrazione eucaristica domenicale, che suggerisce – a partire dalla pagina evangelica – il segno-simbolo che guida ogni passaggio, introducendo anche il senso dell’attività che si svolgerà durante la settimana.
Il secondo riferimento è la famiglia e, al tempo stesso, il gruppo: in tempo di pandemia non sarebbe possibile pensare un itinerario di catechesi che, accanto all’esperienza del gruppo, non valorizzi anche le attività e la preghiera in famiglia, così da garantire la continuazione del percorso anche in caso di "sospensione" della vita comunitaria. Così, in ogni settimana il momento liturgico è seguito da una attività/catechesi che, attingendo ai diversi catechismi CEI (di volta in volta richiamati), riprende il segno-simbolo domenicale e ne coglie un particolare atteggiamento da sviluppare attraverso l’attività che viene proposta, a partire dai principali passaggi di vita che i ragazzi sono chiamati ad attraversare nelle diverse fasce d’età (dimensione esistenziale).
Un ruolo decisivo, infine, spetta ai catechisti: essi, in collaborazione con il parroco, continueranno a svolgere la loro funzione di annuncio che, in questa fase, richiede loro soprattutto la  capacità di coordinare la maturazione dei ragazzi (anche a distanza!), preparandosi essi stessi a ciascuna tappa del cammino e diffondendo, di volta in volta, il materiale necessario attraverso gli strumenti digitali a loro disposizione. Qualora fosse possibile, sarebbe bello vivere almeno quindicinalmente la catechesi nel gruppo, così che i catechisti possano avere un feedback del passaggio precedente e indirizzare i ragazzi verso il successivo.
Questo è il materiale che è possibile scaricare:
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Nota della Conferenza Episcopale Pugliese

Le nostre feste patronali in tempo di Covid-19

 

Conferenza Episcopale Pugliese
Pontificio Seminario Regionale Pio XI Molfetta

Celebrare il Signore della Vita

 

Cari Presbiteri e Fedeli delle Chiese di Puglia,

stiamo vivendo un periodo difficile che ci coinvolge come famiglia umana e che impone limiti e disagi anche alle nostre comunità cristiane come mai avremmo immaginato. Il Covid-19 sta colpendo in modo violento alcune regioni della nostra Italia e anche se, ringraziando Dio, la nostra Puglia sembra accusare danni limitati, non possiamo non ricordare con viva partecipazione i malati e i morti che hanno ferito anche la nostra terra.

In questo contesto noi Vescovi esprimiamo gratitudine per la generale adesione responsabile alle indicazioni proposte dall’autorità governativa a salvaguardia della salute di tutti, in particolare delle fasce di popolazione più deboli e delle persone più esposte al contagio, come gli operatori sanitari.

Fra le norme che abbiamo osservato alcune hanno riguardato aspetti importanti della nostra vita di fede, come la possibilità di celebrare insieme l’Eucaristia e di manifestare la nostra devozione con feste e processioni: sono state privazioni pesanti, ma che abbiamo vissuto consapevoli della eccezionalità del momento e dell’attuale posta in gioco. Alcuni hanno dato voce al loro disagio chiedendo pubblicamente di rimuovere totalmente questo blocco, ma la gravità della situazione impone ancora molta prudenza e un grande senso di responsabilità, per evitare di vanificare gli sforzi fatti finora e ricadere in modo ancor più disastroso nel vortice del virus.

Mentre abbiamo salutato con gioia la possibilità di tornare a celebrare l’Eucaristia col popolo (pur con le necessarie misure di sicurezza) da lunedì 18 maggio, riteniamo che sia altresì importante offrire chiare disposizioni per le feste patronali e parrocchiali, chiedendo che esse si limitino alle sole celebrazioni liturgiche, secondo le indicazioni date dagli uffici diocesani competenti. Non sarà possibile, nel rispetto della norma del distanziamento fra le persone attualmente vigente, organizzare processioni, trasferimento pubblico di immagini sacre, fiaccolate o momenti di preghiera che rischiano di creare assembramenti.

Considerando infatti la facilità con cui nelle processioni e negli altri momenti delle nostre feste ci sono assembramenti di persone nei quali non è possibile assicurare il distanziamento, sarebbe una grave mancanza di attenzione nei confronti della salute del nostro popolo trasformare le celebrazioni in drammatico momento di diffusione del contagio e di dolore. Il vivo senso di responsabilità che ci anima, ci spinge anche a vivere questi momenti di festa con maggiore sobrietà e attenzione alle povertà accentuate dalla pandemia, manifestando la solidarietà delle nostre comunità attraverso gesti significativi di condivisione.

Vi invitiamo, quindi, a vivere queste disposizioni con atteggiamento intelligente e responsabile, consapevoli della gravità di questa epidemia che, seppure in queste settimane sembra attenuarsi, rimane pur sempre estremamente pericolosa e temibile.

Per questo, soprattutto in questo mese di maggio, non cessiamo di affidarci alla protezione della Beata Vergine Maria, affidando alle sue cure materne le nostre comunità e in particolare coloro che anche nella nostra Regione sono stati colpiti da questo terribile contagio. Questa modalità di celebrare le feste care alla nostra tradizione sarà un autentico inno a Dio Padre Amante della vita, che non può vedere compromessa la salute dei suoi figli!

Molfetta, 20 maggio 2020

I Pastori delle Chiese di Puglia

“Al di là del versetto: la vita a servizio”

Omelia per la Messa Crismale

Donato Negro – 28 maggio 2020

Omelia per la Messa Crismale

 

«La potenza pasquale di questo sacrificio
elimini, Signore, in noi
le conseguenze del peccato e ci faccia crescere
come nuove creature».
(Sulle offerte)

 

Fratelli,
la liturgia crismale ci ripropone questa bellissima pagina del Vangelo di Luca in cui sono delineati, in via inaugurale, i tratti portanti del ministero di Gesù.

1. La scena
La scena ci è nota e i particolari dell’evento bene impressi nella nostra memoria. Entrato, come al solito, di sabato, nella sinagoga, Gesù fa suo il testo del profeta Isaia e lo esibisce come la propria carta d’identità, il documento del suo servizio.
In verità, il Nazareno, che ritorna in Galilea nella potenza dello Spirito Santo, già gode – lo riferisce Luca – di una fama diffusa per tutta la Palestina e delle lodi di tutti (cf. Lc 4, 14-15). Tuttavia il nostro testo acquisisce la sua piena significazione nello sviluppo della narrazione evangelica, man mano che si succedono gli incontri e gli scontri, si palesano le incomprensioni e le riprese, soprattutto là dove affiorano le paure nell’ora delle decisioni forti e improcrastinabili. La citazione di Isaia, in effetti, più che consuntiva è programmatica in ordine a quanto accadrà successivamente:
«Lo Spirito del Signore è su di me,
per questo mi ha consacrato con l’unzione.
Mi ha inviato a portare la buona novella ai poveri,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ridare ai ciechi la vista,
a proclamare l’anno di grazia del Signore».

 

Scarica l’Omelia completa