I processi canonici dei Santi Martiri di Otranto

Dal Primo Processo Canonico Otrantino alla Beatificazione

1539 Su proposta del Sindaco di Otranto Giovanni Francesco de Cesanis circa la forma del culto prestato ai Martiri uccisi sul Colle della Minerva presentata all’arcivescovo Pietro Antonio de Capua (1536-1579), il Vicario in spiritualibus mons. Antonio De Beccariis, Vescovo di Scutari, dal 17 giugno al 22 settembre redige con le deposizioni di dieci onorevoli Cittadini … stimati da tutti come probi, onorevoli e buoni, e di mente sana l’Informatio (o Informo o Primo Processo Canonico Otrantino) sulla storia e il culto dei Martiri e sui segni prodigiosi da loro compiuti.

1771 A seguito del Breve Caelestis Hierusalem cives del 5 luglio 1634 del papa Urbano VIII, che innovava in materia processuale regolando l’attività della competente Congregazione Romana, l’Arcidiocesi nel settembre 1755 istruisce il Processo di conferma del culto dei Martiri di Otranto, inoltrandolo alla S. Congregazione dei Riti. Dopo alcuni anni di intenso lavoro l’iter processuale si conclude con il Decretum super Cultu ab immemorabili tempore praestito Beatis Antonio, et sociorum martyribus hydruntinis, emanato il 7 dicembre dalla Congregazione dei Riti e confermato il 14 seguente dal pontefice Clemente XIV.

1980 Domenica 5 ottobre Sua Santità Giovanni Paolo II si reca in Visita Pastorale ad Otranto per rendere venerazione ai Beati Martiri del 1480, uccisi in odio alla fede sul colle della Minerva, nel quinto centenario dell’evento.

1988 L’arcivescovo Vincenzo Franco, raccogliendo l’impegno di ricerca storica avviata in diocesi dal suo Predecessore il Servo di Dio Nicola Riezzo di v.m., costituisce la Commissione Storica in vista della raccolta sistematica della documentazione storica circa il fatto del martirio.

1991-1993 In diocesi si apre (16 febbraio 1991) e si conclude (21 marzo 1993) il Processo Canonico per la Canonizzazione dei Beati Martiri di Otranto, che viene portato e presentato a Roma presso la Congregazione delle Cause dei Santi, da questa riconosciuto valido con Decreto del 27 maggio 1994 (P.N. 1678).

1995 Il 17 ottobre il Relatore storico P. Yvon Beaudoin omi presenta il poderoso volume a stampa della Positio super martyrio (Rosario Jurlaro, collaboratore; p. Ambrogio Sanna ofm conv., postulatore) comprendente la Informatio (pp. VII-CXXVII) e il Summarium Documentorum (pp. 3-569). Nella Positio scrive il relatore storico i Rev.mi Consultori, gli Ecc.mi Prelati e gli Em.mi Cardinali troveranno un materiale abbondante e ben elaborato, di una grande ricchezza di contenuto storico, che permetterà di esprimere il loro giudizio sul martirio di Antonio Primaldo e Compagni, uccisi nel 1480 in odio alla fede nella città di Otranto.

1998 Il 28 aprile si tiene il Congresso dei Consultori Storici, nominati dalla Congregazione delle Cause dei Santi, con parere ampiamente favorevole.

2006 Il 16 giugno si svolge, con esito positivo, il Congresso Peculiare dei Consultori Teologi i quali, in conclusione, hanno auspicato che questi eroici figli della Chiesa che è in Otranto possano giungere presto, se così piace al Santo Padre, al desiderato traguardo della Canonizzazione.

2007 Il 17 aprile i Padri Cardinali e Vescovi nella Sessione Ordinaria, sentita la relazione del Ponente della Causa l’Ecc.mo mons. Salvatore Boccaccio, Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino, riconoscono che i Beati Antonio Primaldo e Soci laici furono uccisi per la loro fedeltà a Cristo.
Il 6 luglio il Santo Padre Benedetto XVI, ricevendo in udienza privata Sua Eminenza Rev.ma il Sig. Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, autorizza la Congregazione a promulgare il Decreto riguardante Il Martirio dei Beati Antonio Primaldo e Compagni Laici uccisi in odio alla Fede il 13 agosto 1480 ad Otranto (Italia)

Immediatamente e con immensa gioia il nostro venerato Pastore, l’arcivescovo Mons. Donato Negro, ha diramato una sua notificazione alla Chiesa di Dio che è in Otranto esprimendo, a nome della Comunità diocesana, riconoscente gratitudine al Santo Padre Benedetto XVI per tale solenne definitivo pronunciamento della Santa Sede sul martirio cristiano dei nostri Fratelli di fede del 1480, Patroni della Città e dell’Arcidiocesi.