Il 29 agosto, a Galatina, nella chiesa parrocchiale “San Sebastiano martire”, l’Arcivescovo mons. Francesco Neri ha ordinato diacono Stefano Antonaci, figlio di quella comunità parrocchiale, in una sentita e partecipata Concelebrazione Eucaristica.
Stefano, classe 1998, è nato a Galatina ed ha vissuto l’esperienza del Seminario Minore ad Otranto assieme a quella del Liceo Pedagogico a Maglie, per poi intraprendere il percorso di formazione nel Seminario Regionale Pugliese e di studio nella Facoltà Teologica Pugliese a Molfetta. In quest’anno passato, caratterizzato dal rientro in diocesi dal seminario, ha collaborato nella sua comunità parrocchiale. Nell’omelia l’Arcivescovo ha additato la figura del martire come autentico testimone di vita fedele.
L’occasione è data dal ricordo vivo degli Ottocento Martiri Idruntini, dal titolo della parrocchia dedicata a San Sebastiano, dalla celebrazione della memoria del Martirio di San Giovanni Battista e dal Santo dal quale prende il nome il diacono: Stefano. Questi ultimi due poi sono accomunati – ha sottolineato mons. Neri – dall’aver fissato lo sguardo su Gesù: Giovanni indicando in lui l’Agnello di Dio, Stefano contemplando, durante il martirio, i cieli aperti e la gloria del Signore.
Il martire Stefano e Gesù – ha detto l’Arcivescovo – sono testimoni di misericordia, avendo pregato rispettivamente sul luogo del martirio e sulla croce, per i loro persecutori, perdonandoli.
Rivolgere lo sguardo a Cristo, l’importanza della preghiera e l’uso della misericordia, dunque, sono le tre indicazioni che l’Arcivescovo ha affidato a don Stefano che, seppur non potrà ancora dispensarla nel sacramento della riconciliazione potrà certamente incarnarla – ha concluso mons. Neri – nelle relazioni umane. Così, queste, possono essere a buon ragione indicazioni valide e proficue per tutta la comunità diocesana, nei suoi vari carismi e ministeri, che si stringe attorno a Stefano nella gioia e nell’augurio di bene.