“Il caprone e l’ariete. Storia, simboli e fede nel mosaico di Otranto”

Un libro di Vincenzo Colavero presentato ieri nel Seminario di Otranto.

L’Aula magna del Seminario Arcivescovile di Otranto ha ospitato ieri sera la presentazione del libro “Il caprone e l’ariete. Storia, simboli e fede nel mosaico di Otranto” di Vincenzo Colavero.
Presenti, oltre all’autore, Mons. Francesco Neri, Don Alessandro Grande, Rettore del Seminario Arcivescovile di Otranto, Mons. Francesco Cacucci, Arcivescovo emerito di Bari-Bitonto già arcivescovo di Otranto, e Luigi De Luca, Direttore del Polo Biblomuseale di Lecce e coordinatore dei Poli Biblomuseali della Regione Puglia.
“Leggendo il volume del prof. Colavero mi sono venute infinite considerazioni”, ha detto Mons. Neri. “Al principio c’è l’immagine, e il mosaico è una splendida testimonianza dell’importanza dell’immagine. La vista non si stanca mai di guardare. Dio per parlarci di sé usa tutti i simboli possibili e lo fa anche attraverso tutte le sue creature”. E ancora: “Dio è Signore del cosmo e allo stesso tempo della storia. Il cosmo e la storia sono luoghi in cui Dio di manifesta. Anche nella storia Dio ci parla”. E infine un invito: “Il mosaico ci invita a farla noi oggi la parte dei santi”.
“Queste sono opere da contemplare”, ha commentato subito dopo Mons. Cacucci. “La cattedrale di Otranto diventa sintesi e il suo mosaico è un’opera ecclesiale. Quell’opus insigne di cui si parla nel libro non è riferito solo al pavimento musivo, ma a tutta la Chiesa, questa comunità ecclesiale è un opus insigne”.
Certamente un volume interessante che propone un’analisi del mosaico alla luce della Sacra Scrittura, dei Bestiari medievali e della teologia della storia di sant’Agostino, così come interpretata dalla Chiesa di Roma.
Tale approccio rappresenta una novità rispetto alle precedenti indagini, che spesso lasciavano irrisolto il significato complessivo del mosaico. Ne consigliamo pertanto la lettura.