Ha avuto luogo ieri sera la Veglia diocesana di Pentecoste nella Basilica Cattedrale di Otranto, presieduta da Mons. Francesco Neri.
La Solennità della Pentecoste conclude i cinquanta giorni della Pasqua e segna l’inizio per i cristiani del tempo della Chiesa.
“L’acqua estingue la nostra sete e lo Spirito Santo estingue la nostra sete di Dio perché ci fa riconoscere che Gesù è il Signore”, ha detto l’Arcivescovo Neri. “È grazie allo Spirito Santo che noi arriviamo alla conoscenza di Dio. L’acqua serve a purificarci. Lo Spirito Santo è la purificazione di tutti i peccati. In fondo il peccato originale è stato l’assolutizzazione della parola IO e nessun altro. Lo Spirito Santo è il NOI e quando passiamo da IO a NOI, non c’è più il peccato”.
E ha proseguito: “L’acqua è uno strumento della comunicazione. Lo Spirito Santo è colui che ci aiuta nella comunicazione, è il linguaggio mite, gentile, positivo con cui viene detta da Dio la sua Parola. Chiediamo allo Spirito Santo di mettere sulle nostre labbra un linguaggio di edificazione e di pace”.
La veglia è stata accompagnata dal Coro della Diocesi di Otranto.






