Ha avuto luogo ieri, 23 aprile nella Basilica Cattedrale di Otranto, il Giubileo diocesano delle Confraternite, a cura dell’Ufficio diocesano per le Confraternite.
Presenti 31 Confraternite per 389 sodali (confratelli e consorelle)
Mons. Francesco Neri, nella sua omelia, ha parlato del collegamento tra gli occhi e il cuore e del legame che vi è fra loro: “Chiediamoci se nella nostra vita non ci siano impedimenti a riconoscere il Signore. Il problema è nei nostri occhi e in quello che ci impedisce di vedere. Interroghiamoci allora. Che cosa nella mia vita blocca la vista della mia fede? Il peccato impedisce l’unione con Dio. Il Signore lo si vede con gli occhi del cuore e della fede. Dobbiamo chiedere un cuore ardente, solo così possiamo riconoscere Gesù”.
E ha proseguito: “Gesù vuole essere trattenuto. Desidera essere invitato da noi a stare con Lui, desidera entrare nelle nostre vite pienamente. Un dono è una conquista al tempo stesso
. Chiediamo allo Spirito Santo di avere il desiderio di rimuovere dalla nostra vita ciò che ci impedisce di vedere Gesù e di avere un cuore sempre ardente, innamorato di Gesù”.
Il direttore dell’Ufficio diocesano per le Confraternite, don Emanuele Vincenti, ha infine letto parte del discorso che Papa Francesco fece ai Rappresentanti della Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia il 16 gennaio 2023: “Per questo vi incoraggio a coltivare con impegno creativo e dinamico la vostra vita associativa e la vostra presenza caritativa, che si fondano sul dono del Battesimo e che comportano un cammino di crescita sotto la guida dello Spirito Santo. Lasciatevi animare dallo Spirito e camminate: come fate nelle processioni, così fatelo in tutta la vostra vita di comunità. La ricchezza e la memoria della vostra storia non diventino mai per voi motivo di ripiegamento su voi stessi, di celebrazione nostalgica del passato, di chiusura verso il presente o di pessimismo per il futuro; siano piuttosto stimolo forte a reinvestire oggi il vostro patrimonio spirituale, umano, economico, artistico, storico e anche folkloristico, aperti ai segni dei tempi e alle sorprese di Dio (…). Vorrei poi invitarvi ad articolare il vostro cammino secondo tre linee fondamentali: evangelicità, ecclesialità e missionarietà. Questa indicazione la riassumerei così: camminare sulle orme di Cristo; camminare insieme; camminare annunciando il Vangelo”.
Don Emanuele ha poi ringraziato l’Arcivescovo per la sua parola, incoraggiamento e attenzione verso le Confraternite; i membri dell’Ufficio, don Luca Matteo e don Pasquale Fracasso per la loro presenza; don Stefano Antonaci, diacono; don Marcello e don Biagio per l’accoglienza nella Cattedrale e i loro collaboratori per il servizio reso per la buona riuscita della celebrazione giubilare.