Commento al Vangelo

Commento al Vangelo. XXIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

La riflessione di Don Tiziano Galati

Nel cammino verso Gerusalemme Gesù è seguito da molta folla, è un successo importante quello che circonda questo predicatore itinerante della Galilea, ma proprio per far tacere i facili entusiasmi Gesù ripete ancora le condizioni per essere suoi autentici discepoli. Tre condizioni che interrogano la libertà del discepolo e lo provocano ad una scelta radicale, espressa anche con termini forti che urtano il sentire comune.

Gesù chiede a chi lo segue di essere amato più di quanto uno ami le persone che gli sono care. Il verbo greco “odiare” ha un ampio spettro di traduzioni che vanno dall’amare di più, al trascurare fino all’odiare vero e proprio. Si può dire che Gesù certamente non predicava l’odio verso i propri familiari ma usa una formula tipica del linguaggio semitico in cui manca il comparativo (amare più oppure amare meno, come ben traduce la versione italiana). Si chiede al discepolo di Gesù un amore e una dedizione senza riserve, anche a costo della vita che non va disprezzata, ma donata gratuitamente.

La seconda condizione è quella di camminare sulla stessa strada del Maestro e soprattutto dietro al Maestro. La terza riguarda la libertà del cuore di fronte alle ricchezze che rappresentano falsi appoggi e false sicurezze. Davanti a queste condizioni, facili prede di entusiasmo anch’esse, Gesù invita a compiere una profonda opera di discernimento, attraverso le due parabole: di colui che vuole costruire una torre e di un re che si prepara alla guerra. Entrambi sono chiamati a considerare bene se hanno le energie giuste per riuscire nel loro progetto. La libertà del discepolo, il distacco dalle cose materiali e il suo impegno nella sequela sono ideali belli che trovano concretezza nella vita di ogni giorno, per questo Gesù richiama ogni suo discepolo a ben considerare quanto sia impegnativa la sequela, perché la realtà cristiana è una cosa seria e occorre mettere tutto in gioco, pur di portare a termine questa scelta. Ecco la necessità del discernimento che anche l’autore del Libro della Sapienza dice essere necessario per comprendere come dare senso alla vita, come trovare la sapienza vera.

Don Tiziano Galati
Responsabile dell’Apostolato Biblico
Ufficio Catechistico