Commento al Vangelo

Commento al Vangelo. V Domenica di Pasqua – Anno C

La riflessione di Don Tiziano Galati

In Cristo è la novità della vita del cristiano e la Pasqua è principio rinnovatore, indica il passaggio da un prima ad un dopo, dalla stagione invernale al rifiorire della vita; dall’Egitto, casa di schiavitù, alla libertà; dal peccato alla salvezza. Proprio la novità sembra essere il filo conduttore della Liturgia della Parola di questa domenica. Nel cenacolo, dopo l’annunzio del tradimento di Giuda, Gesù dona ai suoi un comandamento nuovo che sarà anche il segno di riconoscimento della comunità cristiana, dell’essere discepoli di Gesù.

Il comandamento nuovo dell’amore reciproco è modellato sull’amore che Gesù ha avuto per i suoi discepoli, per i discepoli di ogni tempo. La congiunzione greca tradotta in italiano con “come” può avere sia un valore modale, cioè “come Gesù ha amato”, oppure un valore causale, cioè “perché Gesù ha amato”. L’amore cristiano è, allora, connotato cristologicamente, cioè parla di Cristo, ma ha anche una dimensione ecclesiologica, cioè parla della Chiesa, espressa dal pronome greco che indica la reciprocità, tradotto in italiano con “gli uni gli altri”. Questo è il comandamento del tempo della Chiesa, Gesù, non più fisicamente presente, continua la sua presenza proprio nella comunione fraterna che caratterizza i primi tempi della Chiesa, come ci viene detto dal Libro degli Atti degli Apostoli.

Le comunità dei credenti sono poste di fronte a qualcosa di nuovo e la novità non riguarda solo il messaggio evangelico che si diffonde, ma anche uno stile di vita nuovo. Questa vita nuova della Chiesa è profezia della vita nuova che Dio donerà alla fine dei tempi, in una nuova creazione: Gerusalemme è nuova, perché è la sposa pronta ad incontrare il suo Signore, i cieli e la terra sono nuovi, perché c’è una nuova creazione; tutte le cose sono fatte nuove, secondo la parola di “Colui che sedeva sul trono”. In questo nuovo contesto non ci sarà più il mare, luogo dove abita la potenza del male, secondo il mondo biblico.

Don Tiziano Galati
Responsabile dell’Apostolato Biblico
Ufficio Catechistico