Commento al Vangelo

Commento al Vangelo. Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo – Anno C

La riflessione di Don Tiziano Galati

Il mistero che oggi contempliamo è presentato nella Liturgia della Parola come un mistero di essenzialità, di necessità e di comunione. Nella Prima Lettura, la figura misteriosa di Melchisedek, sacerdote del Dio Altissimo, in cui la Lettera agli Ebrei vede profetizzato e rappresentato lo stesso Cristo, offre a Dio pane e vino, ciò che è necessario per la vita dell’uomo, in tutta semplicità ed essenzialità. Lo stesso Gesù nella pagina evangelica dona alla folla che lo segue ciò che essenziale per la vita: il pane, il più semplice degli alimenti. Davanti alla costatazione dei discepoli che il giorno cominciava a declinare, e che loro non avrebbero potuto sopperire alle necessità di così tante persone, si ergono i gesti eucaristici di Gesù che prende dei pani, rende grazie, li spezza e li da perché siano distribuiti. Questi stessi gesti ritorneranno nel Vangelo di Luca anche durante la cena pasquale e nella cena con i due di Emmaus (Lc 22,14-20; 24,30).

Questi gesti si tramandano nella Chiesa da sempre e per sempre, come testimonia l’apostolo Paolo che ha ricevuto ciò che trasmette ora alla comunità di Corinto. Sul pane e sul vino, ancora oggi, vengono ripetute le parole di Gesù, non in terza ma in prima persona, perché quel pane e quel vino diventano il Corpo e il Sangue del Signore, come Lui stesso ha detto ai suoi discepoli e come esprime in tutta la sua potenza il verbo “essere”. Tutto ciò si compie, secondo le parole di Gesù, “in memoria” di lui. Per non correre il rischio di pensare che l’Eucarestia sia un semplice ricordare, l’apostolo Paolo conclude affermando che nel mangiare il pane e bere il vino si annuncia la morte del Signore. Viene usato, nel testo greco, un verbo all’indicativo presente, per dire che il mistero della morte del Signore coinvolge ora, nel momento in cui viene celebrato. Anche il futuro è coinvolto in questo mistero che si celebra “finché egli venga”, completando così la categoria temporale che interessa il passato (morte del Signore), il presente (Eucarestia), il futuro (ritorno di Gesù nella gloria).

Don Tiziano Galati
Responsabile dell’Apostolato Biblico
Ufficio Catechistico