La delegazione della Diocesi di Otranto alla Seconda Assemblea Sinodale

A Roma per continuare a cogliere i segni dell’azione di Dio nel “cambiamento d’epoca”

La delegazione dell’Arcidiocesi di Otranto, guidata da Mons. Francesco Neri, ha partecipato all’Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia, riunita a Roma dal 31 marzo al 3 aprile 2025, che, nel solco del cammino compiuto in questi anni, guidato dall’ascolto della Parola e dallo Spirito, continua a cogliere i segni dell’azione di Dio nel “cambiamento d’epoca” con il proposito di rilanciare e orientare il percorso ecclesiale di conversione missionaria. Ugualmente sperimenta l’ascolto reciproco, che caratterizza l’intero percorso sinodale, valutando la situazione delle comunità ecclesiali inserite nei vari territori del Paese.
È proprio il caso di dire: e non finisce qui. C’è un nuovo appuntamento per il Cammino sinodale delle Chiese in Italia: sabato 25 ottobre, a Roma, si terrà la votazione del Documento contenente le Proposizioni. Lo ha stabilito la Seconda Assemblea sinodale che, riunita in Vaticano dal 3 marzo al 3 aprile, ha deciso di affidare il testo, esaminato durante l’incontro, alla Presidenza del Comitato Nazionale del Cammino sinodale “perché, con il supporto del Comitato e dei facilitatori dei gruppi di studio – si legge nella mozione approvata al termine dei lavori – provveda alla redazione finale accogliendo emendamenti, priorità e contributi emersi”.
“Una bella testimonianza di comunione”, l’ha definita il Card. Matteo Zuppi, Presidente della Cei, per il quale “c’è una grande attesa di tradurre questo testo in scelte, per prendere decisioni ancora più profonde che riguardano il futuro della Chiesa”.
Sono stati “giorni davvero spirituali, non solo nei momenti di preghiera, ma anche in quelli di dialogo, dibattito, confronto e ricerca di consenso”, ha sottolineato Mons. Erio Castellucci, Presidente del Comitato, ricordando che “l’azione dello Spirito non mira al livellamento e all’uniformità, ma alla comunione, che è armonia delle diversità e ricerca di una sintesi superiore”.
Nessuna bocciatura o spaccatura, dunque, ma la presa di coscienza di doversi prendere un tempo congruo per “andare verso un testo che, pur mirando alla sintesi e orientandosi a decisioni votabili sia più discorsivo”, “più ricco e profondo”. A partire dalle proposte di emendamento avanzate dai 28 gruppi di lavoro e dalle riflessioni scaturite dall’Assemblea.
La scelta di rinviare la votazione del testo ha determinato un’altra decisione di carattere eccezionale, presa all’unanimità dal Consiglio Episcopale Permanente: l’80ª Assemblea Generale della Cei prevista per maggio slitterà a novembre.